8 MARZO: SCIOPERO DALLo SMART WORKING

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💥L’8 MARZO SARA’ ANCHE SCIOPERO FEMMINISTA E TRANSFEMMINISTA DELLO SMARTWORKING!💥

L’8 marzo si avvicina e migliaia di lavoratrici si preparano a scioperare dallo smartworking.

📲💻🖥🖨🖱📞⁉️…Ma come facciamo a far notare il nostro sciopero, dato che ormai lavoriamo da casa, da dietro a uno schermo? Come facciamo a rendere visibile la nostra assenza e quindi la nostra lotta?

💥 Ecco un vademecum per la scioperante in smartworking!💥a) Usa il nostro logo come foto profilo su fb, whatsapp, twitter, telegram, gmail, linkedin, zoom, jitsi e altri strumenti che utilizzi a lavoro (Teams, Skype, Gsuite…).

Lo puoi scaricare a questo link

b) Imposta una risposta automatica sulla tua casella email: in questo modo, ad ogni mail ricevuta nella giornata dell’8 marzo, automaticamente verrà inviata una risposta con un testo che spiega che l’8 marzo scioperi, e che quindi per quella giornata non risponderai alle mail di lavoro.

ℹ️ Il testo della risposta automatica lo puoi scegliere tu, magari coordinandoti con altre colleghe per renderlo aderente alla situazione lavorativa. Una proposta generica potrebbe essere: “Oggi non lavoro perché aderisco allo sciopero promosso da Non Una di Meno!

📌 SCIOPERO DAL LAVORO PRODUTTIVO E RIPRODUTTIVO perché lo smartworking, a cui la pandemia ci ha costrette, pur avendo liberato alcuni spazi e tempi di vita, ha spesso coinciso con un’intensificazione del nostro lavoro nelle nostre case. Ci siamo trovate a lavorare a tutte le ore e senza soluzione di continuità tra lavoro produttivo, domestico e di cura, spesso senza risorse e forme di welfare aggiuntive o dispositivi che garantiscano la sicurezza della postazione e la salute psico-fisica.

📌Oggi sciopero anche per tutte coloro che hanno perso il lavoro o sono state costrette ad abbandonarlo, per tutte coloro hanno subito violenza nell’isolamento delle case e per tutte coloro che lavorano nei servizi essenziali e non possono scioperare.

📌A chi ci dice che il nostro lavoro è essenziale, anche se continua ad essere per lo più precario e svalorizzato, a chi ci ha chiamate eroine, a chi dà per scontato il nostro sacrificio rispondiamo ESSENZIALE È IL NOSTRO SCIOPERO, ESSENZIALE È LA NOSTRA LOTTA!L’OTTO MARZO SCIOPERO!”

📌Aggiungi se vuoi alcuni degli slogan di Non una di Meno:#8m Sciopero femminista e transfemminista#8m Lottomarzosciopero#8m Sciopero produttivo e riproduttivo

ℹ️ Come impostare la risposta automatica su Gmail:1. Apri Gmail sul computer.2. In alto a destra, fai clic su Impostazioni Impostazioni e poi Visualizza tutte le impostazioni.3. Scorri verso il basso fino alla sezione “Risponditore automatico”.4. Seleziona Attiva risponditore automatico.5. Inserisci a. l’intervallo di date (dall’8/03/21 all’8/03/21),b. l’oggetto (SCIOPERO FEMMINISTA GLOBALE)c. il messaggio scelto6. Sotto il messaggio, seleziona la casella apposita se vuoi che la risposta automatica venga visualizzata solo dai tuoi contatti.7. Fai clic su Salva modifiche in fondo alla pagina8. SCIOPERA CON NOI!

ℹ️Oppure con Tiscali Mail:1. Apri Tiscali Mail sul computer2. In alto a destra, fai clic sull’icona Impostazioni3. Clicca sulla voce di menu a sinistra “Risposta Automatica”4. Per attivare la funzione, seleziona l’opzione Attiva la funzione Risposta Automatica”5. Inserisci:a. l’intervallo di date (da oggi fino all’8/03/21),b. il messaggio scelto6. Clicca su SALVA7. SCIOPERA CON NOI!

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MANIFESTO PER LO SCIOPERO FEMMINISTA GLOBALE

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💥IL NOSTRO MANIFESTO PER LO SCIOPERO FEMMINISTA GLOBALE DELL’8 MARZO 2021 💥#8M

Siamo Rivoluzione. Feministe Transfronterizas contro ogni violenza #FeministasTransfronterizas🔺Dai nostri diversi femminismi, intrecciati e potenziati dalla nostra connessione transnazionale, convochiamo tutt* l* donne, lesbiche, non binarie, trans, intersex, queer, migranti, indigen*, ner*, afrodiscendenti, allo sciopero femminista globale dell’8M 2021. 🔥Invitiamo tutte e tutt* ad interrompere ogni tipo di lavoro produttivo e riproduttivo, a riacquisire visibilità ovunque, soprattutto in quegli spazi che ci sono stati tradizionalmente negati e che la pandemia ci ha sottratto, verso lo sciopero femminista globale dell’8 Marzo e oltre, per continuare a costruire le nostre ribellioni collettive e transnazionali. ¡Essenziale è chi lotta!Feministas Transfronterizas #ScioperoEssenziale#HuelgaFeminista

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MANIFESTO PER LO SCIOPERO FEMMINISTA GLOBALE

Dai nostri diversi femminismi, intrecciati e  potenziati dalla nostra connessione transnazionale, convochiamo tutt* l* donne, lesbiche, non binarie, trans, intersex, queer, migranti, indigen*, ner*, afrodiscendenti, allo sciopero femminista globale dell’8M 2021.

Con il nostro sciopero vogliamo connettere le lotte e le ribellioni che stiamo costruendo in comune e tutte le lotte femministe, transfemministe e antipatriarcali che hanno attraversato il mondo negli ultimi mesi, perché la nostra voce collettiva possa risuonare globalmente, sfidando i limiti che la pandemia ci impone.

Non vogliamo tornare alla normalità, perché la normalità era il problema. Abbiamo affermato che non permetteremo che la crisi economica mondiale ricada sui nostri corpi e i nostri territori. È evidente come la gestione neoliberale della pandemia intensifica la violenza sistematica sulle donne e le persone LGBTQIA+, nonché l’oppressione coloniale e razzista.

Vogliamo mostrare ora, ancor di più, la nostra potenza collettiva, affinchè le nostre molteplici esperienze, lotte e ribellioni possano rinforzarsi, connettersi ed espandersi a livello transnazionale, dando forma al processo dello sciopero femminista, che ci permette di mettere in luce e di sottrarci dall’organizzazione patriarcale, razzista, capitalista e coloniale delle nostre società.

Mentre costruivamo reti di appoggio, solidarietà e autodifesa per frenare l’aumento della violenza domestica, non abbiamo mai smesso di lottare e di denunciare la violenza sessista e di genere.

Mentre lavoravamo in prima linea negli ospedali, nelle scuole, nelle fabbriche, nei servizi di pulizia, e mentre continuavamo a praticare lavoro domestico e di cura nelle nostre case, nei quartieri e nelle comunità, non abbiamo mai smesso di costruire lo sciopero femminista.

Mentre continuavamo ad attraversare le frontiere per fornire la manodopera necessaria per le catene alimentari e della cura in cambio di salari miseri, non abbiamo mai smesso di denunciare il razzismo istituzionale e di rivendicare a gran voce un permesso di soggiorno che ci permetta di vivere una vita degna.

Mentre nelle comunità indigene garantivamo la riproduzione della vita attraverso reti  collettive  per  far fronte alla pandemia, non abbiamo mai smesso di difendere i nostri territori dall’aggressione estrattivista e dalla militarizzazione.

Mentre ci impegnavamo sui fronti di guerra, come quelli curdo e palestinese, abbiamo continuato a tessere le nostre reti di solidarietà, non abbiamo

mai interrotto la nostra rivoluzione femminista e antiimperialista, e non abbiamo mai smesso di rivendicare la libertà per tutt* l* detenut* politic*.

Mentre la salute veniva amministrata in maniera individuale e aziendalistica, abbiamo continuato a evidenziare le differenze materiali e di condizioni sociali basate su genere, razza e classe nell’accesso alla salute. Non abbiamo smesso di costruire pratiche femministe e autonome per la salute collettiva e comunitaria e di lottare per l’aborto libero, sicuro e gratuito.

In questi ultimi anni, siamo riuscit* a costruire un movimento femminista globale capace di declinare in tutti i movimenti sociali il femminismo in maniera trasversale, come dimostrano le lotte del movimento Black Lives Matter negli Stati Unti, le lotte di #EndSars contro la brutalità della polizia in Nigeria e quelle che stanno facendo tremare i governi fascisti e conservatori in tutto il mondo a partire dal Sud, come è avvenuto in Bolivia, Perù e Cile.

Invece di arrenderci all’individualismo e all’attacco ai nostri corpi, ai nostri territori e agli ecosistemi che la gestione neoliberale della pandemia ci avanzava, abbiamo ampliato la nostra lotta. Invece di arrenderci alla criminalizzazione delle nostre lotte sostenuta dai nostri governi, abbiamo rinforzato le nostre interconnessioni globali, come dimostrano l’organizzazione del 35esimo Incontro Plurinazionale di Donne e Dissidenze in America Latina, la creazione della rete E.A.S.T (Essential

Autonomous Struggles Transnational) in Europa e oltre per connettere le lotte contro la svalutazione del lavoro produttivo e riproduttivo delle donne migranti, la solidarietà transnazionale allo sciopero delle donne polacche, la vittoria delle sorelle argentine per la legalizzazione dell’aborto, e il rafforzamento di questo spazio di Feministas Transfronterizas che con la sua prima assemblea pubblica del 7 febbraio si è ulteriormente esteso e rinforzato.

In un momento storico in cui il nostro lavoro produttivo e riproduttivo è più intenso, sfruttato e svalutato che mai, e in cui l’attacco della violenza patriarcale, di genere, capitalista e razzista si intensifica, sentiamo l’urgenza e l’importanza di costruire lo sciopero femminista globale, come un processo collettivo di articolazione, di politicizzazione, di enorme convergenza, di espansione e di trasformazione di una normalità opprimente.

Per tutti questi motivi, invitiamo tutte e tutt* ad interrompere ogni tipo di lavoro produttivo e riproduttivo, a riacquisire visibilità ovunque, soprattutto in quegli spazi che ci sono stati tradizionalmente negati e che la pandemia ci ha sottratto, verso lo sciopero femminista globale dell’8 Marzo e oltre, per continuare a costruire le nostre ribellioni collettive e transnazionali.

¡Essenziale è chi lotta! Feministas Transfronterizas

La Commissione di Garanzia Sciopero vieta al comparto scuola la partecipazione allo sciopero generale dell’8 marzo

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La Commissione di Garanzia Sciopero vieta al comparto scuola la partecipazione allo sciopero generale dell’8 marzo 

Denunciamo una grave violazione del diritto di sciopero: la commissione di garanzia ha deciso di vietare la partecipazione allo sciopero dell’8 marzo all’intero comparto scuola, con la motivazione che l’1 marzo è stato indetto uno sciopero di categoria dal sindacato Sisa e il 3 marzo da Feder Ata.

Le limitazioni al diritto di sciopero nei servizi essenziali (e non solo) con la pandemia sono ulteriormente aumentate grazie  al protocollo d’intesa in merito alle procedure di raffreddamento nei servizi essenziali del 2 dicembre 2020, sottoscritto da CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA, ANIEF, cui va tutto il nostro sdegno.

La comunicazione della Commissione di Garanzia giunge a una settimana dall’8 marzo e  impedisce di fatto il diritto di sciopero in uno dei settori a altissima densità femminile –  l’80% del corpo insegnante è infatti composto da donne – e tra i più importanti e più colpiti dall’emergenza sanitaria, proprio in una fase in cui si discute, e localmente si sta già attuando, di una nuova chiusura delle scuole e il carico di lavoro delle insegnanti, in presenza e in Dad, è notevolmente aumentato in assenza di regolamentazione e tutele della salute.

Lo sciopero femminista dell’8 marzo quest’anno assume un significato ancora più rilevante in un momento in cui la pandemia ha evidenziato le criticità e le fragilità delle istituzioni del welfare, in particolare della scuola, dovute a decenni di tagli e disinvestimenti e ha scaricato ulteriormente il lavoro di cura sulle donne. Nonostante il divieto di sciopero del comparto scuola, invitiamo insegnati, personale, ata e studenti a partecipare alle mobilitazioni organizzate nell’ambito dello sciopero femminista e transfemminista nelle piazze di decine di città italiane. Invitiamo le/gli studenti a fare propria questa giornata di sciopero e di lotta. 

Ribadiamo inoltre che il divieto non riguarda le lavoratrici degli asili nido e delle scuole materne comunali ed educatrici ed educatori dipendenti di cooperativa che possono scioperare.

Essenziali sono le nostre vite, essenziale è la nostra lotta, essenziale è il nostro sciopero! 

Non una di meno