
Dal 13 al 20 novembre, Non Una Di Meno ha lanciato una campagna di mobilitazioni a livello nazionale in difesa e per la moltiplicazione degli spazi femministi verso il prossimo 23 novembre, quando la marea femminista e transfemminista tornerà a inondare le strade di Roma per la grande manifestazione nazionale contro la violenza maschile e di genere.
Lo scorso 13 novembre il Comune di Roma aveva annunciato il distacco delle utenze alla Casa delle donne Lucha y Siesta, spazio femminista autogestito che dal 2008 accompagna le donne che hanno subito violenza nel loro percorso di fuoriuscita e di autodeterminazione. Ma Lucha y Siesta è molto di più: è un luogo di informazione, ascolto e accoglienza, uno spazio di socialità, condivisione di esperienze e competenze.
Questa é una stagione politica in cui gli spazi sociali vengono chiusi, sgomberati, sostituiti per i processi di gentrificazione o direttamente per reazione repressiva. Non saranno gli sgomberi a fermare le esperienze di autogestione: a Bologna, la nuova occupazione di Xm24, sgomberato la scorsa estate dopo 17 anni di vita, è la risposta a chi vuole mettere fine alle esperienze di autogestione per mezzo delle ruspe.
Il caso di Lucha y Siesta, invece, diventa l’emblema dell’attacco all’autorganizzazione e all’autonomia femminista. è il tentativo di cancellare gli strumenti di cui le donne si dotano per uscire da condizioni di violenza e recuperare autonomia.
In un paese dove l’obiezione di coscienza tocca picchi del 90% in alcune regioni, chiudono i consultori
Dove i Centri antiviolenza ricevono meno di un euro al giorno per il lavoro sociale e politico che svolgono quotidianamente, la minaccia di sgombero agli spazi femministi mostra ancora più chiaramente il carattere della violenza istituzionale.
È la stessa violenza che fa dell’Italia il paese in cui ogni 72 ore una donna viene uccisa e uno dei primi paesi in Europa per numero di omicidi di donne trans. La violenza che, a livello nazionale, chiude i confini e fa morire in mare o via terra chi ha intrapreso una migrazione e ogni giorno condanna allo sfruttamento e al razzismo chi arriva in Europa. È la stessa violenza che strumentalizza i corpi delle donne, promuovendo misure securitarie.
Gli spazi femministi sono universi di autodeterminazione, sono luoghi di lotta e resistenza, spazi di soggettivazione e di creazione di reti femministe potenti e trasformative
Per questa ragione, Non Una Di Meno si mobilita non solo per difendere gli spazi ma per moltiplicarli, per esplodere nuovamente tutte insieme per le strade di Roma e del mondo il 23N.
Gli spazi femministi non si toccano, non si toccano le nostre vite, le nostre scelte.
#diamoluchaallecittà
Di seguito le iniziative previste nelle diverse città:
Mercoledì 13 novembre
📌Roma Non Una Di Meno – Roma – Se toccano Lucha, toccano tutte!
📌Padova Aperitivo siamo marea – Lucha y Siesta non si chiude
📌Napoli Non una di meno – Napoli Lucha y Siesta non si tocca!
Giovedì 14 novembre
📌Reggio Emilia Non Una Di Meno – Reggio Emilia ASSEMBLEA ALL’APERTO – Difendiamo gli spazi femministi!
Sabato 16 novembre
📌Torino Non Una di Meno – Torino Facciamoci spazio! Passeggiata rumorosa verso il 23N
Domenica 17 novembre
📌Alessandria – Parla con lei e light design show verso il 23 novembre
Lunedì 18 novembre
📌Bologna- Incontro con Lucha y Siesta verso il 23N!